Il Processo di educazione emotiva

Inteso come strategia di prevenzione del disagio emotivo, costituisce, secondo un' espressione coniata da alcuni psicologi statunitensi, un vero e proprio lavoro di "alfabetizzazione emozionale". Si tratta di un percorso attraverso il quale si cerca di educare la mente del bambino al potenziamento di quell'aspetto dell' intelligenza che è in grado di favorire reazioni emotive equilibrate e funzionali. Un sottotitolo che noi spesso diamo a questi programmi di educazione emotiva è "Come star bene con se stessi e con gli altri".
 
Alfabetizzazione emotiva
 
Attuare un processo di alfabetizzazione emotiva significa insegnare al bambino l'A.B.C. delle mie emozioni. Il modello dell'emozione adottato nell'ambito dell' educazione emotiva include i tre elementi che intervengono in qualsiasi manifestazione emotiva: al punto A si considera l' evento attivante, la situazione vissuta dall'individuo; al punto C troviamo la sua reazione emotiva e comportamentale. Fra A e C interviene il punto B, ossia la propria rappresentazione mentale della realtà, il proprio modo di pensare, ovvero di interpretare e valutare, dentro la propria testa, ciò che è avvenuto al punto A. 
 
L'A B C delle emozioni, se insegnato precocemente al bambino, costituisce il primo passo per una vera e propria vaccinazione emotiva, in quanto viene fornito uno strumento che lo metterà in grado di comprendere le proprie reazioni emotive negative per poterle successivamente trasformare. Ciò non vuol dire che non proverà più emozioni spiacevoli, ne farà senz'altro esperienza di tanto in tanto, ma anziché essere sopraffatto da esse, sarà in grado di dominarle.

 

Programma di educazione emotiva

Solitamente un programma di Educazione Razionale Emotiva si sviluppa attraverso tre fasi.
 
  1. Innanzitutto si cerca di aiutare il bambino a riconoscere, a identificare le proprie emozioni, a essere consapevole di come si sente quando prova un certo disagio emotivo.
  2. Poi si tratta di aiutarlo a identificare il rapporto esistente fra modo di sentirsi e modo di pensare e a rendersi conto che se si sente in un certo modo è perché pensa secondo determinate modalità.
  3. Infine, si cercherà di aiutare il bambino ad intervenire su quei meccanismi mentali che sono alla base di emozioni disfunzionali, operando una trasformazione all’interno della propria mente e quindi cambiando qualcosa nel proprio dialogo interno, ossia nel modo in cui parla a se stesso quando interpreta e valuta ciò che gli accade.
E` ciò che con un termine tecnico viene chiamata ristrutturazione cognitiva.